Ancora in calo la domanda di prestiti da parte delle famiglie: -4% ad agosto
La domanda di prestiti da parte delle famiglie ha fatto registrare anche nel mese di agosto un calo, pari a -4% rispetto allo stesso mese dello scorso anno.
La domanda di prestiti da parte delle famiglie (nel suo aggregato di prestiti personali e prestiti finalizzati) ha fatto registrare anche nel mese di agosto un calo, pari a -4% rispetto allo stesso mese dello scorso anno.
Per trovare un segno positivo nelle rilevazioni mensili del Barometro CRIF bisogna ritornare ai primi due mesi dell’anno in corso, quando però il confronto era sul primo bimestre 2012 che aveva fatto registrare un vero e proprio crollo (rispettivamente con un –15% e un -17% rispetto all’anno precedente).
Questo trend non sorprende affatto considerate le difficoltà che coinvolgono circa 9 milioni di italiani, alle prese con una situazione di perdurante disagio occupazionale che inevitabilmente determina un approccio prudente e frena la domanda di servizi e beni, specie di quelli durevoli o più costosi.
Di seguito sono riportate – in tabella e in forma grafica – le variazioni rispetto allo stesso mese dell’anno precedente relative alle domande di prestiti raccolte dagli istituti di credito e contribuite in EURISC, il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF che raccoglie i dati relativi ad oltre 77 milioni di posizioni creditizie. I valori sono ponderati, cioè al netto dell’effetto prodotto dal differente numero di giorni lavorativi.
PRESTITI |
Var. % su anno precedente ponderata
(a parità di gg. lavorativi)
|
Totale 2008 | -4% |
Totale 2009 | -8% |
Totale 2010 | -3% |
Totale 2011 | -4% |
Gennaio 2012 | -15% |
Febbraio 2012 | -17% |
Marzo 2012 | -9% |
Aprile 2012 | -6% |
Maggio 2012 | 0% |
Giugno 2012 | 0% |
Luglio 2012 | -4% |
Agosto 2012 | +1% |
Settembre 2012 | +6% |
Ottobre 2012 | -5% |
Novembre 2012 | -4% |
Dicembre 2012 | +5% |
Totale 2012 | -4% |
Gennaio 2013 | +5% |
Febbraio 2013 | +4% |
Marzo 2013 | -5% |
Aprile 2013 | -3% |
Maggio 2013 | -6% |
Giugno 2013 | -4% |
Luglio 2013 | -5% |
Agosto 2013 | -4% |
La dinamica in atto trova riscontro anche nel dato aggregato relativo ai primi 8 mesi dell’anno in corso, consolidando una flessione pari a -2,3% rispetto al corrispondente periodo del 2012 ma, soprattutto, pari a -15,1 % rispetto al 2009, quando le famiglie italiane ancora non avevano preso piena coscienza degli effetti della crisi economica.
La tabella seguente evidenzia l’andamento della domanda aggregata da gennaio a fine agosto a confronto con le rilevazioni degli anni precedenti, in costante contrazione.
DOMANDA DI PRESTITI |
Var. %
Primi 8 mesi 2013 su Primi 8 mesi 2012
|
Var. %
Primi 8 mesi 2013 su Primi 8 mesi 2011
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Var. %
Primi 8 mesi 2013 su Primi 8 mesi 2010
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Var. %
Primi 8 mesi 2013 su Primi 8 mesi 2009
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---|---|---|---|---|
gennaio-agosto | -2,3% | -8,8% | -11,2% | -15,1% |
Entrando maggiormente nel dettaglio, il grafico seguente mette a confronto l’andamento della domanda di prestiti personali e di prestiti finalizzati (sempre considerando i dati ponderati sui giorni lavorativi).
Nello specifico, ad agosto i prestiti finalizzati hanno fatto segnare un -5% rispetto al corrispondente periodo del 2012 mentre i prestiti personali si sono caratterizzati per un più contenuto -2%.
L’analisi condotta da CRIF mostra anche una dinamica costantemente in calo relativamente all’importo medio dei prestiti richiesti, a conferma della cautela che sta caratterizzando i comportamenti di consumo e di ricorso al credito da parte delle famiglie.
Nello specifico, nei primi 8 mesi del 2013 l’importo medio delle richieste, nel complesso di prestiti personali più finalizzati, si è assestato a 7.517 Euro anche se il 52,8% del totale delle domande presentava un importo inferiore ai 5.000 Euro.
Scendendo maggiormente nel dettaglio, l’importo medio relativamente ai prestiti finalizzati nei primi 8 mesi dell’anno in corso è stato pari a 4.385 Euro mentre per i prestiti personali la media è stata di 11.213 Euro.
A questo riguardo va sottolineato come in questi ultimi anni le famiglie italiane abbiano profondamente riorganizzato le proprie uscite, spesso rinviando gli acquisti a momenti più propizi, ma anche orientando le richieste di credito su soluzioni in grado di gravare meno pesantemente sul reddito disponibile, privilegiando di conseguenza scadenze più lunghe e importi più leggeri.
Fonte : Crif