Il “decreto del Fare” in sintesi.
Riproposta la Sabatini e marcia indietro sulle supertasse di Monti sulla nautica (boomerang pazzesco che fece incassare meno soldi di prima della tassa).
Nessun accenno alla riduzione degli sprechi: 800.000.000.000 € costa ogni anno la PA in Italia e non sono riusciti a trovare neppure l’1% di possibile risparmio…
800 miliardi spesi tutti benissimo, senza fallo…
Come diceva Totò? “Ma mi facci il piacereee…”
Di Carmine Fotina e Marco Mobili su Il Sole 24 Ore
Stretta sui poteri di Equitalia, sconti sulle bollette per 550 milioni e liberalizzazione del wi-fi (internet senza fili). Più credito per le Pmi, fino a 5 miliardi, con la riedizione della legge Sabatini per l’acquisto di macchinari e il rafforzamento del fondo di garanzia, nonché sblocco di alcuni processi di autorizzazione per le infrastrutture. Torna la mediazione civile obbligatoria per tagliare oltre un milione di processi in cinque anni. E tra le semplificazioni burocratiche urgenti spiccano l’indennizzo che cittadini e imprese potranno chiedere alle amministrazioni inadempienti (fino a 2mila euro) nonché la durata del Durc fino a 180 giorni e l’estensione a tutta Italia del piano per le zone a burocrazia zero. Sulle semplificazioni il Governo comunque presenterà in un Ddl, slittato a mercoledì prossimo, altre proposte. Tra queste, lo snellimento delle procedure per la cittadinanza agli stranieri diciottenni nati in Italia.
Non mancano le novità dell’ultima ora nel testo approvato a tarda sera dal Governo dopo una riunione di quasi sei ore. A partire dalla terapia d’urto per la giustizia civile (già anticipata su queste pagine) che consentirà di smaltire l’arretrato. In particolare presso le corti d’appello andranno a lavorare 400 magistrati onorari selezionati tra avvocati e giuristi. Allo stesso tempo sono stati rivisti anche gli organici della Cassazione dove arriveranno 30 giudici. Viene poi costituito l’ufficio del giudice con un reclutamento di personale competente che assista il giudice. Confermato il piano di rilancio delle opere da 3 miliardi, due arriveranno dalla «cassa» di Tav, Ponte e Terzo valico. Inserito anche un articolo che rafforza la separazione contabile della rete ferroviaria da Fs in chiave pro concorrenza.
Scatta la liberalizzazione del wi-fi: viene previsto che la registrazione della traccia delle sessioni, se non associata all’identità dell’utilizzatore, non rientra tra i dati personali e non richiederà più alcun adempimento giuridico. In materia sanitaria, arriva l’anticipazione entro fine 2014 dell’applicazione in tutta Italia del fascicolo sanitario elettronico. Per rilanciare la nautica da diporto spunta anche un taglio all’imposta sul lusso introdotta dal Governo Monti. Non pagheranno più la tassa di stazionamento le imbarcazioni fino a 14 metri, mentre si riduce a 870 euro quella pagata per imbarcazioni da 14 a 17 metri e a 1.300 euro quella dovuta su unità che vanno da 14,01 a 20 metri. Tra le novità fiscali anche l’abrogazione della responsabilità solidale negli appalti e del 770 mensile. Fino all’ultimo si è discusso anche del credito d’imposta al cinema per il 2014 e il 2015 e l’abolizione della possibilità per i tour operator di chiedere il rimborso dell’Iva.
Il piatto forte del pacchetto fiscale resta comunque la revisione dei poteri di Equitalia (sui dettagli si rinvia a pagina 9). In particolare il debito iscritto a ruolo in caso di difficoltà del contribuente potrà essere rateizzato fino a 10 anni (le rate passano da 72 a 120) e soprattutto dal 30 settembre scomparirà l’aggio (che oggi può arrivare fino all’8% della cartella) e saranno dovuti soltanto i costi fissi con i relativi interessi. Come anticipato ieri su queste pagine la prima casa, se non è di lusso, non sarà più soggetta a espropriazione.
Dall’Istruzione arrivano 300 milioni in tre anni per completare gli interventi di edilizia scolastica sottoscritti con gli enti locali. Mentre arrivano le borse di mobilità per gli studenti universitari capaci e meritevoli che intendano iscriversi a corsi di laurea in regioni diverse da quella di residenza. Lo sblocco del turn over per università ed enti di ricerca sale dal 20 al 50% nel 2014, per immettere risorse umane e ricercatori negli atenei.
Confermata l’opzione di nominare un commissario ad acta nel caso di inadempienze delle Regioni chiamate a spendere i fondi comunitari. Il pacchetto sviluppo prevede finanziamenti agevolati alle Pmi che investono in macchinari (con plafond Cdp da 5 miliardi) e l’ampliamento dei criteri di accesso al Fondo di garanzia (il rifinanziamento ci sarà solo con la legge di stabilità). Si taglia la bolletta energetica per 550 milioni intervenendo su incentivi Cip6 e biodiesel mentre i produttori di energie rinnovabili evitano l’addizionale della Robin Tax. Sia l’Agenda digitale sia il desk per l’attrazione investimenti esteri passano sotto Palazzo Chigi. Tra le liberalizzazioni, arrivano termini perentori per le gare comunali per la concessione del gas mentre salta la norma per accelerare la diffusione di stazioni di rifornimento per le auto a metano. Esce dal decreto anche la norma che stanziava 100 milioni per un fondo di garanzia ad hoc per i grandi progetti di ricerca.
Spazio invece a una norma proposta dal ministero della Difesa per facilitare la vendita di armamenti dell’industria nazionale attraverso intese con Stati con i quali sussistono accordi di cooperazione. Novità anche per l’ambiente. Si introduce la possibilità di nominare un commissario ad acta per la gestione dei rifiuti in Campania e vengono semplificate le norme relative al trattamento delle terre e rocce da scavo nei piccoli cantieri.
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