Livorno, 7 settembre 2016 - L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha assegnato a Studio Luzzi & Associati Srl, il Rating di Legalità, con il punteggio di 2,66 stelle, su un massimo ottenibile di 3.
Questo riconoscimento – una sorta di “bollino blu” – viene attribuito soltanto alle imprese virtuose che hanno determinati requisiti economici, adottano un codice etico, praticano la trasparenza nei pagamenti e soprattutto dimostrino di avere forme di Corporate Social Responsability.
Attualmente in tutta Italia sono solo 2169 le aziende che possono vantare tale rating, e fra queste solo 3 le società di gestione e recupero crediti.
Studio Luzzi & Associati Srl è così entrata nella ristrettissima élite delle aziende ad avere i requisiti richiesti dall’Authority per il conseguimento di tale risultato, oltretutto quasi con il massimo del punteggio.
Questo prestigioso riconoscimento ufficializza gli anni di impegno Studio Luzzi & Associati Srl su questo fronte. Infatti l’azienda, fin dalla sua nascita nel 1992, ha adottato un codice deontologico e prassi operative che hanno sempre coniugato l’etica alle performance. Attualmente aderisce alla c.d. “Buone Prassi” del Forum Unirec-Consumatori e il suo CEO, Gianpaolo Luzzi, nel periodo in cui è stato Presidente dell’Associazione di categoria (1996-2006), firmò il primo protocollo d’intesa con i consumatori (all’epoca Adiconsum e Federconsumatori) che rappresentò una tappa fondamentale del percorso comune intrapreso tra Consumatori, Aziende per la Tutela del credito e Aziende Committenti.
Per Studio Luzzi & Associati, legare le performance all’etica consente di coniugare l’efficacia del servizio con il massimo rispetto del debitore e la salvaguardia dell’immagine delle committenti, abbattendo drasticamente i rischi reputazionali in una delicata fase dei rapporti con i clienti morosi.
Il Rating di Legalità è stato introdotto in Italia con legge di conversione del decreto legge 24 marzo 2012, n. 29 e disciplinato con delibera AGCM 14 novembre 2012, n. 24075. È un sistema premiale mirato a sostenere chi svolge un’attività imprenditoriale improntata al rispetto di regole etiche e non solo:
Criteri di assegnazione di una “stelletta”:
- Il titolare dell’azienda e gli altri dirigenti non devono avere precedenti penali per i reati di cui al decreto legislativo n. 231 del 2001 e per i principali delitti contro la pubblica amministrazione nonché per reati tributari.
- Nei confronti di tali soggetti non deve essere stata iniziata l’azione penale per reati di stampo mafioso.
- L’impresa, non deve aver commesso illeciti amministrativi dipendenti dai reati di cui al decreto legislativo n. 231 e non deve essere stata condannata nel biennio precedente per illeciti antitrust e in materia di tutela del consumatore.
- L’impresa deve effettuare pagamenti e transazioni finanziarie oltre i mille euro esclusivamente con strumenti tracciabili.
Criteri di assegnazione per due o tre “stellette”
Per ottenere un punteggio più alto, il Regolamento indica altri sei requisiti: due “stellette” se ne vengono rispettati la metà, tre “stellette” se vengono rispettati tutti.
- rispettare i contenuti del Protocollo di legalità sottoscritto dal Ministero dell’Interno e da Confindustria, delle linee guida che ne costituiscono attuazione, del Protocollo sottoscritto dal Ministero dell’Interno e dalla Lega delle Cooperative e, a livello locale, dalle Prefetture e dalle associazioni di categoria;
- utilizzare sistemi di tracciabilità dei pagamenti anche per importi inferiori rispetto a quelli fissati dalla legge;
- adottare una struttura organizzativa che effettui il controllo di conformità delle attività aziendali a disposizioni normative applicabili all’impresa o un modello organizzativo ai sensi del d.lgs. 231/2001;
- adottare processi per garantire forme di Corporate Social Responsibility;
- essere iscritte in uno degli elenchi di fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativi di infiltrazione mafiosa;
- avere aderito a codici etici di autoregolamentazione adottati dalle associazioni di categoria;
- di aver adottato modelli organizzativi di prevenzione e di contrasto della corruzione.
Durata del rating
Il rating di legalità ha durata di due anni dal rilascio ed è rinnovabile su richiesta. In caso di perdita di uno dei requisiti base, necessari per ottenere una ‘stelletta’, l’Autorità dispone la revoca del rating. Se vengono meno i requisiti grazie ai quali l’azienda ha ottenuto un rating più alto l’Antitrust riduce il numero di stellette.
L’Autorità manterrà aggiornato sul proprio sito l’elenco delle imprese cui il rating di legalità è stato attribuito, sospeso, revocato, con la relativa decorrenza.
A cosa serve il Rating di legalità
Del Rating assegnato dall’Antitrust, secondo quanto prevede la legge, “si tiene conto in sede di concessione di finanziamenti da parte delle pubbliche amministrazioni, nonché in sede di accesso al credito bancario”. In forza della stessa normativa, “gli istituti di credito che omettono di tener conto del rating attribuito in sede di concessione dei finanziamenti alle imprese sono tenuti a trasmettere alla Banca d'Italia una dettagliata relazione sulle ragioni della decisione assunta”.
Gianpaolo Luzzi