SEPA (Single Euro Payments Area): che cos’è e che cosa cambia?
Erica Venditti, nel suo ultimo articolo in uscita sul Credit Village Magazine, fa un’analisi della nuova normativa europea per la definizione di un’Area Unica dei Pagamenti in Euro (la SEPA appunto).
L’autrice riferisce come «entro il 1 febbraio 2014 le banche e le Poste Italiane dovranno eseguire i bonifici e gli addebiti diretti seguendo il “Regolamento”. Nello specifico i bonifici ordinari e gli addebiti diretti, i RID, saranno sostituiti dai nuovi servizi di matrice europea, i primi con i SEPA Credit Transfer il cui acronimo sarà “SCT”, ed i secondi con i SEPA Direct Debit, che verranno denominati “SDD”, entrambi avranno caratteristiche comuni all’interno di tutti i paesi appartenenti alla SEPA.».
Partendo dal presupposto che la SEPA «nasce con l’obiettivo primario di favorire l’efficienza e la concorrenza nell’offerta di tali servizi all’interno dell’Europa», quali sono in concreto i vantaggi per i consumatori? Quali sono i paesi aderenti? Cosa cambia concretamente?
Ivantaggi sembrano essere soprattutto di carattere pratico, come la standardizzazione dei bonifici ed il poter mantenere in uso il proprio conto corrente in tutti i paesi aderenti.
Questi ultimi sono: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Principato di Monaco, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Ungheria.
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